In occasione della Giornata Mondiale per dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, il 20 novembre, la nostra Associazione ha ufficialmente presentato il progetto “framMenti nell’arte” frutto di una lunga gestazione e del lavoro progettuale e creativo dei nostri soci che ne compongono il comitato tecnico-scientifico. Durante la giornata di laboratori gratuiti presso l’Orto Botanico di Roma abbiamo avuto l’occasione di spiegare quale ambiziosa iniziativa sia “framMenti nell’arte” che unisce trasversalmente ogni ambito di intervento della nostra Associazione, partendo dall’arte per arrivare al benessere, attraverso la ricerca e la divulgazione, mantenendo quelle caratteristiche concrete e gli aspetti laboratoriali che ormai contraddistinguono il nostro agire.
framMenti nell’arte: l’equilibrio neuro-psico-estetico tra il piacere e il percepire
Con “framMenti nell’arte” vogliamo veicolare la necessità e il diritto di ogni persona a vivere esperienze appaganti e gratificanti, mettendo al centro della proposta il benessere individuale e sociale: ogni individuo ha il diritto di provare piacere e godere delle esperienze creative e sensoriali in modalità intrinseche totalmente appaganti, la cui spinta conservativa che ne deriva è motivo di priorità evolutiva. La creatività è il prodotto generativo del cervello per eccellenza: questa esperienza è espressa in maniera inconscia e per riuscire a trasformare tale simbolismo abbiamo la necessità di creare una forma materica reale e tangibile attraverso cui l’esperienza d’arte determina nell’essere umano la quota di opportunità volta al benessere necessario a risolvere la pulsione percepita. Il progetto muove le prime istanze dalle sollecitazioni proposte dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che definisce la salute mentale come “uno stato di benessere emotivo e psicologico nel quale l’individuo è in grado di sfruttare le sue capacità cognitive o emozionali, esercitare la propria funzione all’interno della società, rispondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno, stabilire relazioni soddisfacenti e mature con gli altri, partecipare costruttivamente ai mutamenti dell’ambiente, adattarsi alle condizioni esterne e ai conflitti interni”.
Il progetto “framMenti nell’arte” nasce dall’esigenza innata dell’essere umano di realizzare il bisogno del benessere e del piacere; la nostra specie per evolvere e conservarsi ha la necessità di riprodursi e di nutrirsi, attraverso il meccanismo di ricerca del bello appaghiamo queste due necessità primarie evolutive. Attraverso l’arte e i nostri cinque sensi è possibile soddisfare la nostra ricerca, grazie a questo evoluto processo il nostro pensiero immaginario, diventa reale e può immergersi nella materia, nelle forme, nei colori, costruendo e trasformando così la sua forma originaria, consentendoci inoltre l’occasione di provare un’emozione percepita attraverso il nostro corpo.
Le finalità del progetto framMenti nell’arte
“framMenti nell’arte” è un percorso che si snoda attraverso un arco temporale ampio, con l’ambizione di portare l’arte nei luoghi non convenzionali e di definirne i costrutti neurologici ed emotivi che vanno a costruire l’esperienza stessa dell’arte. Le esperienze d’arte sono da sempre proposte in luoghi specifici e convenzionali, dove il fruitore comune si avvantaggia della mediazione artistica mentre portare l’arte al di fuori di certi spazi e contesti urbani ben definiti, vuol dire favorire una popolazione che per motivi diversi non potrebbe avvantaggiarsi del benessere insito nella fruizione artistica, rispettando quindi la democraticità stessa dell’esperienza e restituendo ad essa libertà e occasione di esprimersi nella sua totalità incarnata in ogni ambiente, contesto e cultura. Il fine ultimo del progetto è il viaggio nell’esperienza artistica, il cui significante apparirà chiaro nel momento in cui l’osservatore saprà fondersi, confondersi, perdersi e ritrovarsi nelle mille stimolanti forme di questa intensa esperienza di benessere. Il modello teorico a cui facciamo riferimento dove si incontrano, l’anima il corpo, le emozioni e l’arte è la neuro-psico-estetica, il nostro progetto considera la mediazione tra questi domini come il miglior mezzo di comunicazione possibile, un linguaggio trasversale comprensibile ad ogni età e in ogni cultura, un’occasione di scambio, incontro e integrazione.
Per visualizzare il progetto completo di "framMenti nell'arte" potete cliccare qui.
“framMenti nell’arte” vuole contribuire a riorganizzare positivamente modelli comunicativi di relazione, dove lo spazio dell’incontro con l’altro si esprime in un territorio stimolante realizzandosi in una grande occasione simbolica metacognitiva, con importanti caratteristiche emozionali, al fine di stimolare le capacità di resilienza e riorganizzazione positiva del vissuto individuale e collettivo.
framMenti nell’arte: le fasi del progetto
In linea con la mission associativa, il progetto ideato dalla dott.ssa Scilla Esposito e da Alessandra Sodi, presidente e vicepresidente dell’Associazione Strade Diffuse, si pone come sperimentazione di una narrazione collettiva che trova la sua migliore espressione in una esperienza dove ciascuno diventa parte integrante dell’idea primaria, attraverso un percorso di ricerca e condivisione che si modulerà in diverse fasi così individuate:
- percorso laboratoriale strutturato in un numero variabile da 5 a 10 laboratori di arte integrata suddivisi per fasce d’età (bambini, adolescenti, adulti, anziani) di cui una parte svolta presso scuole dell’infanzia, residenze sanitarie per anziani, contesti urbani non convenzionali dove realizzare oltre che i percorsi laboratoriali, delle istallazioni d’arte di importanti dimensioni, per la mostra successiva, e una parte all’intero del Policlinico Umberto I di Roma nell’ambito della fase definita “Porta l’arte in ospedale” – l’esperienza neuroestetica in contesti urbani non convenzionali – e una parte in sedi da definire, con inizio nel mese di Dicembre 2021 – tali attività prevedono inoltre la realizzazione di illustrazioni murarie della sala di attesa dell’ambulatorio di Pediatria Generale, con i dipinti ispirati e rivisitati delle grandi opere dei pittori del ‘900 a dimensione bambino e la partecipazione alle attività laboratoriali ludico-ricreative proposte nell’ambito della campagna vaccinale pediatrica presso il Policlinico Umberto I di Roma;
- divulgazione del progetto di neuropsicoestetica attraverso i principali canali social dell’Associazione e dei media partner di Strade Diffuse e relative raccolte fondi per la copertura dei costi stimati;
- allestimento, previsto per il weekend 8-9-10 Luglio 2022, dell’esposizione finale delle opere d’arte neuroestetica realizzate durante i vari percorsi laboratoriali, presso l’Acquario Romano, Casa dell’Ordine degli Architetti, integrata con diversi supporti fotografici, artistici e narrativi deputati al raggiungimento delle finalità di “framMenti nell’arte”;
- laboratorio di arteterapia conclusivo previsto presso il Giardino dell’Acquario Romano;
- premiazione della seconda edizione del Premio Letterario Giovanni Pace indetto dalla DZ Edizioni, partner del progetto;
- restituzione finale dell’esperienza proposta attraverso pubblicazioni curate dal Prof. Alberto Spalice e dalla Dott.ssa Scilla Esposito.
L’evento espositivo vedrà la premiazione della seconda edizione del premio letterario Giovanni Pace, indetto dalla casa editrice romana DZ Edizioni. Una collaborazione che si rinnova e che andrà ad arricchire l’evento di una mostra letteraria delle case editrici partecipanti al concorso, con performance artistiche dal vivo di illustratori e disegnatori, nell’ottica di offrire al visitatore una performance integrata e contestualizzata nel quartiere dove l’evento sarà svolto. Il giardino dell’Acquario Romano, infatti, è un luogo privilegiato di scambio e incontro e Strade Diffuse vuole poter dare il proprio contributo anche alla valorizzazione del territorio, in quanto contesto sociale imprescindibile dall’esperienza dell’arte nei luoghi non convenzionali.
Il comitato tecnico scientifico
Il progetto “framMenti nell’arte” delineato dalla Dott.ssa Scilla Esposito, psicologa e artetrapeuta, nell’ambito degli studi arteterapeutici e della sperimentazione della valenza della modalità artistica condivisa inizialmente con i pazienti dell’RSA Villa Giuseppina, poi nei laboratori arteterapeutici dedicati all’infanzia, nell’ambito di un importante progetto di outdoor education, ha preso forma attraverso il contributo artistico di Francesco Esposito, fotografo, Felicita Fiorini, artista iperrealista, Francesca Mori, illustratrice, coniugando la potenza espressiva delle arti visive ai dettami scientifici della neuroestetica. La consulenza del prof. Alberto Spalice, Direttore UOC Pediatria Dipartimento Materno Infantile e Scienze Uroginecologiche del Policlinico Umberto I di Roma, ha consolidato la valenza scientifica del progetto, supportando la pubblicazione editoriale che affiancherà l’esposizione artistica finale. La presentazione della giornalista Roberta Ammendola è poi elemento prezioso nella narrazione e condivisione delle finalità di “framMenti nell’arte” mentre il coordinamento delle attività organizzative ed editoriali è affidato ad Alessandra Sodi. Il forte richiamo alle “architetture della mente” assolutamente coinvolte nell’esperienza artistica ha definito la scelta della struttura idonea per l’esposizione finale che, in questo caso, diventa referente essa stessa della modalità espositiva proposta, il cui allestimento strutturale, progettato dall’architetto Gianluca Evels e coordinato dall’architetto Sabina Calcabrini, sarà parte integrante del percorso esperienziale che si concluderà nel mese di luglio 2022 presso l’Acquario Romano, Casa dell’Architettura, complesso monumentale e prestigioso centro espositivo e di manifestazioni sui temi dell’architettura contemporanea, gestito dall’Ordine degli Architetti.