A cinquant’anni dalla nascita di Marco Cavallo, simbolo di rivoluzione della psichiatria, vogliamo portare nuove suggestioni con il progetto “Da Marco a Livia Cavallo, una storia a colori ancora da raccontare” che verrà presentato lunedì 19 giugno alle ore 10:00 dalla dott.ssa Scilla Esposito e dall’arch. Gianluca Evels durante la Conferenza presso la Sala Riunioni del Municipio XI, con il libero patrocinio del Municipio Roma XI, dell’AICS Associazione Italiana Cultura e Sport Comitato Roma e dell’RSA Villa Giuseppina di Roma.

Più di mezzo secolo fa veniva al mondo un’installazione d’arte potente, il cui significato simbolico ha aperto non solo le porte dell’immaginario collettivo ma anche le porte di quei luoghi di cura in cui la libertà è stata per troppo tempo negata. La storia nasce nel lontano 1973 nel manicomio di Trieste, la cui direzione sanitaria era affidata a Franco Basaglia. Da un’idea dei pazienti e degli operatori nasceva al mondo la statua di cartapesta di Marco Cavallo, alta quattro metri, in onore del mulo che aveva trasportato per anni il carretto della biancheria dei panni da lavare. Quando arrivava Marco “i matti” si avvicinavano per salutarlo felici, correndo al carretto, saltellando con divertimento e riconoscenza verso l’animale che aveva la fortuna di entrare e uscire liberamente dal manicomio. Sognavano, grazie a lui, la possibilità di traghettare al galoppo la loro libertà. Arriviamo ai giorni nostri, circa cinquant’anni dopo, altra città, altre persone. Sembrerebbe un’altra storia ma in realtà gli intenti e i desideri sono gli stessi: libertà e dignità alle persone, superamento dello stigma di malattia, espressione della propria identità, oltre ogni genere e cultura.

A Roma esiste un posto “nei giardini che nessuno sa” dove si respira aria di rinnovamento. È un luogo dove la vita scorre e passa con un tempo proprio; un luogo in cui la realtà e il desiderio fluttuano e passeggiano assieme, in cui si alternano passi, gesti e movimenti, in un costante e intenso divenire, fatto di passioni, emozioni, amori e quotidianità. Elementi sempre diversi, talvolta si ritrovano simili ma mai uguali, in una costante e paziente ricerca di equilibri ritrovati. Questo luogo ricco di umanità a colori è Villa Giuseppina, struttura residenziale psichiatrica ed RSA che ormai da diversi mesi ospita numerosi laboratori d’arte dell’Associazione Strade Diffuse Aps, finalizzati prima al progetto “framMenti nell’arte” conclusosi nel mese di luglio 2022 con l’esposizione delle opere presso l’Acquario Romano Casa dell’Architettura, poi al progetto in divenire “Da Marco a Livia Cavallo, una storia a colori ancora da raccontare”.

La storia di Marco Cavallo ha risuonato parecchio nei laboratori terapeutici proposti: quella che doveva essere una semplice suggestione è diventata, nel tempo, un importante e concreto progetto di cura e integrazione creativa. Grazie a questa simbolica e potente installazione d’arte è stato pensato e realizzato un vero e proprio “messaggio d’arte” collettivo procedurale, in cui si sono ricongiunte preziose possibilità; assieme a tante realtà comunicanti abbiamo realizzato un nuovo progetto d’arte neuropsicoestetica itinerante finalizzato all’esposizione di cui potrà fruire tutta la cittadinanza, in maniera gratuita, grazie alla proposta di partecipazione a RAW Rome Art Week, a cui per il secondo anno consecutivo l’Associazione aderisce, condividendone le finalità e i valori.

RAW Rome Art Week la settimana dell’arte contemporanea

Strade Diffuse Aps nasce nel maggio 2021 nell’ambito di attività di volontariato e sostegno alla persona, forte di un lungo percorso di esperienze diverse i cui valori fondanti sono sempre stati la crescita e l’arricchimento individuale, al fine di costruire una società accogliente e accudente, verso un futuro produttivo e condiviso, dove la famiglia, largamente intesa, diventa luogo privilegiato di crescita e formazione. La scelta di partecipare a RAW Rome Art Week arriva dopo aver organizzato, con successo, diverse iniziative artistico-culturali che seguono il filone dell’arte e delle neuroscienze, proponendo in vari luoghi di Roma esperienze d’arte neuropsicoestetica, confluite poi in vari eventi. L’Associazione sostiene diversi artisti romani e non, professionisti e principianti, che di volta in volta prendono parte ai progetti dando vita a collettivi artistici urbani dove l’individualità diventa ricchezza a beneficio della collettività, in una sperimentazione d’arte dove la neuropsicoestetica è il modello teorico di riferimento, dove si incontrano l’anima, il corpo, le emozioni. Il nostro progetto considera la mediazione tra questi domini come il miglior mezzo di comunicazione possibile, un linguaggio trasversale comprensibile ad ogni età e in ogni cultura, un’occasione di scambio, incontro e integrazione: anime totalmente diverse tra loro trovano il modo di incontrarsi e dialogare nonostante i linguaggi diversi, con la potenza e la semplicità di appagare il bisogno primario insito nell’umano di creare.

Attraverso la mediazione creativa, grazie al gesto corporeo, alla fusione con la materia, con il colore e con le forme, nelle nostre installazioni d’arte incarnata è possibile sentire, odorare, vedere, toccare le emozioni. Le esperienze proposte sono un arricchimento emozionale potente, al di là dei limiti generazionali e culturali, una vera e propria possibilità evolutiva, uno spazio di realizzazione del possibile, una modalità di accudimento, di incontro a cui affidarsi, dove è possibile essere riconosciuti, visti e rispecchiati o semplicemente gratificati dallo stimolo d’arte. Il fine comunicativo dei nostri progetti d’arte è la possibilità d’accesso all’emozione e l’intensità che l’esperienza incarnata proposta produce. Tale condizione se vissuta sincronicamente dall’ artista e dallo spettatore si potenzia e integra di altri contenuti per noi importanti che sono la dimensione delle relazioni umane. Il “significante” di ogni nostro gesto appare chiaro nella fascinazione conscia e inconscia percepita nel qui e ora da coloro che vivono le nostre performance, dove è possibile perdersi e ritrovarsi, fondersi e confondersi nel vissuto simbolico e reale che la proposta d’arte produce, nella materia realizzata che diventa campo proiettivo comune, nell’azione collettiva dei corpi e delle menti, nella narrazione stimolante da cui nasce l’impulso d’arte. Le nostre esposizioni d’arte mettono assieme identità personali e culturali a vantaggio della relazione, nella transazione comunicativa con la forma e il colore, portando in luce l’individualità di ogni artista attraverso l’esperienza collettiva. Arte pittorica, body painting, narrazione neuropsicoestetica si fondono in una unica e incredibile esperienza di benessere, fine ultimo di ogni nostro progetto.

Da Marco a Livia Cavallo: una storia itinerante

Il progetto “Da Marco a Livia Cavallo: una storia a colori ancora da raccontare” diventa una narrazione collettiva itinerante che abbraccia l’arco temporale di diversi mesi, dalla presentazione del progetto alla realizzazione dell’esposizione finale, esperienza nell’esperienza, il costante divenire delle idee che prendono forma lungo il nostro cammino.

24 marzo 2023

Teatro di Villa Giuseppina: durante il convegno “Le emozioni a colori” la dott.ssa Scilla Esposito e l’arch. Gianluca Evels presentano in anteprima il progetto “Da Marco a Livia Cavallo, una storia a colori ancora da raccontare”, con il contributo del dott. Valter Gallotta, psichiatra e Direttore Sanitario dell’RSA.

Maggio e giugno 2023

Nei laboratori d’Arte Terapia di Villa Giuseppina, con la supervisione della dott.ssa Scilla Esposito si realizzerà la scultura finale di cartapesta ideata dai maestri cartapestai di Perfareungioco e le tele che, insieme, formeranno l’installazione finale: una meravigliosa opera d’arte integrata, totalmente a colori, simbolo ritrovato della libertà, del coraggio, dell’indipendenza e dell’integrazione.

19 giugno 2023

Conferenza di presentazione del progetto con il libero patrocinio del Municipio Roma XI e dell’AICS Associazione Italiana Cultura e Sport Comitato Roma.

21-24 settembre 2023

L’installazione d’arte, definita nelle linee principali con le opere realizzate dagli ospiti dell’RSA Villa Giuseppina, integrata con la scultura realizzata in cartapesta da Perfareungioco e la struttura ideata dall’arch. Gianluca Evels col contributo dei volontari dell’Associazione, proseguirà il suo viaggio e verrà presentata durante la manifestazione Abilmente il salone delle idee creative, presso la Fiera di Roma, dove un’altra parte esperienziale ne comporrà il cammino.

23-28 ottobre 2023

Il progetto approderà infine nel luogo scelto per la partecipazione a RAW Rome Art Week, la manifestazione a cadenza annuale diffusa in tutta la città di Roma e totalmente dedicata all’arte contemporanea. Durante la manifestazione, si potrà assistere alla performance d’arte guidata di immaginazione e bagno armonico che accompagnerà il percorso di Livia Cavallo, l’esposizione delle tele e le suggestioni neuroscientifiche già proposte in “framMenti nell’arte”, avvalendosi della preziosa consulenza scientifica del prof. Alberto Spalice, Direttore UOC Pediatria Dipartimento Materno Infantile e Scienze Uroginecologiche del Policlinico Umberto I di Roma.

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